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Giunta alla sua terza edizione, la rassegna "Gemme di Monza" promossa dall'Amministrazione comunale per valorizzare il patrimonio artistico della città, si apre a due dei "generi" di maggior successo nell'arte occidentale: quello dei soggetti mitologici e quello dei soggetti religiosi. Generi tra loro assai distanti dal punto di vista delle tematiche e dei contenuti, ma in qualche modo complementari nel manifestare da un lato gli orientamenti del gusto e lo svolgimento del linguaggio figurativo nel corso dei secoli, dall'altro nel riflettere e dare forma visibile alle istanze, ai valori, alle aspirazioni, alle credenze, in definitiva alla cultura e alla spiritualità della società nel suo lento divenire. Articolata in quattro sezioni, la prima dedicata ai temi mitologici, le altre tre ai soggetti religiosi (nell'ordine, alle raffigurazioni tratte dall'Antico Testamento, dai Vangeli e dalle vite dei santi), la mostra ospita 86 dipinti e sculture prodotti in un arco di tempo compreso tra il XIII e il XX secolo, con largo concorso soprattutto di opere tra il Cinque e il Settecento, ordinate in modo da creare precise sequenze narrative che permettano di cogliere i caratteri peculiari di ciascuna di queste tradizioni iconografiche e, al loro interno, le diverse interpretazioni dei singoli soggetti fornite nel tempo o, in uno stesso periodo, da artisti di diversa sensibilità.